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L'#Indignazione. | Le azioni di una società sono il frutto della sommatoria delle "Parole" | #UcrainaLibera

 



L'#Indignazione.

Le azioni di una società sono il frutto della sommatoria delle "Parole"

Questo sentimento, questa emozione sociale, che non appartiene più a queste nuove generazioni.

Sconosciuta a chi abbandona l'aula parlamentare, sconosciuta a chi pone sempre un "SE" o un "MA", e  a chi si lava le mani con uno slogan come" #NonInMioNome ", e tutto questo seduti sul divano guardando in diretta tv il massacro di una popolazione civile e democratica assistendo allo spettacolo di un esplicito #genocidio e commentando, filosofando, sciorinando fiumi di argomenti da tuttologi, il tutto come se fosse una partita alla Play Station, il tutto commisurato ed incentrato al proprio ed esclusivo interesse.

Fa strano come gente che si dichiara di sinistra e poi nei fatti manifesta girando la testa dall'altro lato, perché questi sono gli stessi che si ritengono "Partigiani", quei Partigiani che nella seconda guerra mondiale furono mossi proprio dall'Indignazione, l'indignazione della follia umana, della feroce e il disprezzo della democrazia, dei diritti basilari umani, il diritto alla vita che un uomo solo al comando, un Dittatore, chiamiamolo con il suo nome, che attraverso la Propaganda e l'oppressione dei diritti civili ha plagiato un intero popolo, il suo stesso popolo, perché le prime vittime sono il suo stesso popolo, perché mentre a sinistra e a destra ci si precipitava a casa del dittatore tra cene di lusso e accordi di propaganda il sanguinario in silenzio opprimeva il suo stesso popolo, mettendo il bavaglio, quel termine che tanto sbandierato dai "Travaglio" di turno e dei suoi plagiati anch'essi fedelissimi sostenitori a prescindere senza più il sentimento libero di opporsi alle eresie perché a prescindere è giusta la propaganda, senza avere le palle di dire questo sì e questo no, la definizione più giusta in questi casi è un popolo di "Signor Sì", e ognuno di questi nullafacenti poltronieri e serfisti dei salotti Nazionali ed Internazionali si è costruito attraverso la "Propaganda" il suo popolo "Signor Sì".

Ma fa ancora più strano come gente di destra in un cortocircuito logico frequenti gli stessi salotti, addirittura inneggiando a #Putin nelle sedi più alte delle Istituzioni Europee e poi tutto ad un tratto si schiera contro, senza però aver mai udito e senza essersi mai rivolto al suo stesso popolo dei "Signor Sì" chiedendo scusa di averli trascinati dalla parte sbagliata, niente di tutto ciò, con una vera e propria sfacciataggine si cambia posizione e nulla è accaduto, comportamento che fa parte anch'esso del profilo di un dittatore se ne avesse mai l'opportunità.

Fa strano, anzi è riprovevole come un parlamentare giustifichi la sua assenza in Aula ammonendo il parlamento di non aver dato l'opportunità del contraddittorio a Putin. E allora di fronte a esseri così ormai plagiati, accecati dall'odio, che non hanno più la capacità semplice di intendere la differenza tra un Criminale che invade con le armi una Nazione, un criminale che uccide i giornalisti in patria sua, un criminale che lancia 120mila suoi soldati, ignari e giovanissimi, contro una Nazione libera e Democratica, che obbliga il suo stesso popolo ad odiare i propri fratelli additandoli di Nazismo, ditemi voi cosa bisogna fare?. A mio avviso vanno apertamente affrontati e messi a tacere, perché pericolosi, perché un guerrafondaio nasce dalle parole, le parole sono il primo terreno di assaggio di un guerrafondaio, di un odiatore, e se a queste segue l'#Indifferenza il #Silenzio la mancata #Indignazione allora gli abbiamo dato il via libera a mettere in atto le sue macabre follie nei confronti di chi ama vivere in pace e in democrazia, ogni volta che non condanniamo già dalle parole chiunque le usi per avallare l'odio ci rendiamo complici. Questo succede come per le grandi questioni internazionali come per le più piccole questioni di socio-politica territoriale ad ogni livello e stadio nella gerarchia delle comunità.


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